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Febbraio 26, 2023

Il seme e la prostata: trattamento dell’ipertrofia prostatica con il REZUM

Molti pazienti che hanno necessità di una terapia farmacologica per curare disturbi urinari da ipertrofia prostatica provano la sgradevole sensazione dell’eiaculazione retrograda: l’orgasmo c’è, ma il liquido seminale non esce all’esterno. Si chiama “orgasmo secco” ed è causato dal farmaco che, rilassando il collo vescicale, favorisce il passaggio del liquido in vescica e non all’esterno. Di per se la condizione non nuoce alla salute e il liquido sarà emesso all’esterno assieme alle urine. Ma per molti uomini (e donne) il piacere e l’orgasmo sono legati al seme che esce al culmine dell’atto sessuale. Per tale ragione molti uomini abbandonano la terapia farmacologica e preferiscono soffrire i disturbi urinari pur di mantenere una eiaculazione esterna. L’eiaculazione retrograda causata da farmaci è legata all’assunzione degli stessi e quindi è sufficiente sospenderli per riavere la precedente condizione. Altro discorso è l’eiaculazione retrograda conseguenza di un intervento chirurgico per ipertrofia prostatica: in questo caso l’eiaculazione non sarà più all’esterno per sempre.

Cosa fare nei pazienti che hanno disturbi urinari da ipertrofia prostatica che vogliono mantenere la loro eiaculazione e quindi non possono assumere farmaci o, peggio, sottoporsi ad un intervento chirurgico?

Il sistema REZUM è la risposta più efficace per mantenere il seme: tale metodica utilizza il vapore acqueo per ridurre il volume prostatico. La tecnica è mini-mini-invasiva e consiste nel pungere endoscopicamente la ghiandola prostatica e instillare vapore acqueo ad alta temperatura; nel giro di qualche settimana si riduce di volume della prostata, che ostruisce l’uretra, riducendo così i disturbi urinari.

L’intervento non è doloroso, non è necessaria anestesia generale ma solo locale con eventuale sedazione, eseguito in day hospital. Ripresa delle regolari attività anche il giorno successivo o comunque entro pochi giorni. I benefici iniziano già dopo tre settimane con progressivi miglioramenti fino ai tre mesi successivi. I risultati sono ottimi e stabili: secondo un recente lavoro pubblicato nel 2022 “solo il 4.4% dei pazienti è stato sottoposto ad un nuovo intervento dopo cinque anni”. La normale erezione ed eiaculazione è mantenuta nella quasi totalità dei casi.

Il trattamento dell’IPB con Rezum apporta i seguenti benefici:

  • valida alternativa ai farmaci IPB
  • risoluzione della sintomatologia da IPB in modo sicuro ed efficace già entro due settimane
  • possibilità di effettuare il trattamento con anestesia locale (blocco prostatico) oppure in sedazione
  • preservazione della funzione erettile
  • preservazione dell’eiaculazione anterograda
  • preservazione della funzione urinaria (no incontinenza, nemmeno temporanea)
  • recupero dell’attività in tempi rapidi

I pazienti idonei al trattamento con Rezum sono:

  • uomini che hanno scelto di non assumere farmaci IPB
  • uomini che sono insoddisfatti dei risultati ottenuti con il trattamento farmacologico
  • uomini che hanno smesso di assumere farmaci
  • uomini che non vogliono sottoporsi a procedure chirurgiche per il trattamento dell’IPB
  • uomini che non possono essere sottoposti ad anestesia generale
  • uomini con catetere a permanenza
Figura 1 (prima del Rezum) – Figura 2 (dopo il Rezum)

In conclusione i vantaggi della tecnica Rezum per il trattamento dell’ipertrofia prostatica possono essere così riassunti:

  • trattamenti dell’IPB in tempi rapidi: tempo totale per trattamento di circa 30 minuti
  • trattamento di pazienti che hanno fallito la terapia farmacologica a causa degli effetti collaterali
  • trattamento di pazienti che vogliono mantenere la funzionalità eiaculatoria
  • eliminazione dei problemi di sanguinamento post-operatorio che possono necessitare ri-esplorazioni o ri-interventi sul paziente o il trasferimento degli stessi in terapia intensiva
  • trattamento di pazienti che non acconsentono alla eventuale emo-trasfusione per motivazioni culturali/religiose (Testimoni di Geova)
  • nessuna limitazione nel trattamento di pazienti con cardio Aspirina
  • possibilità di trattamento con pazienti con pacemkaer poichè non viene utilizzata energia elettrica
  • trattamento di pazienti che in molti casi sono sottoposti a cateterismo a permanenza con evidenti disagi e costi secondari (sostituzione frequente del catetere, somministrazione di farmaci, etc..)
  • dimostrare diminuzioni di queste complicanze: re-interventi, disuria, danni da morcellazione di tessuti, infezioni post-operatorie del tratto urinario, perforazioni capsulari
  • recupero funzionale e sociale del paziente in tempi più brevi
About Leonardo Marchionni
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1984 presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, già Direttore di Unità Operativa Complessa, è attualmente consulente Urologo libero professionista presso l’Ospedale San Carlo di Nancy e presso il Policlinico Luigi di Liegro.